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Più ci credi e più pian piano rivivranno,torneranno e ameranno come un tempo!

20.10.2013 11:19

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Storia vera di una persona

12.08.2013 18:47

Mi trovavo da amici, in una casa per le vacanze, con i miei zii e la loro figlioletta di 6 anni..

Il clima era allegro, niente lasciava presagire la presenza di queste “leggiadre” compagnie..

Io mi ero coricato da poco, chiedendo agli altri di non disturbarmi perchè l’ indomani mi sarei dovuto svegliare presto..

Ero tra la veglia e il sonno quando vidi nella penombra una persona vestita di bianco ai piedi del mio letto..pensando si trattasse del figlio del padrone di casa, gli chiesi di andare via e richiusi gli occhi..non sentii alcun rumore di porta che si apriva e richiudeva, quindi guardai ai piedi del letto pensando stesse ancora lì..

Non lo vidi ma nn me ne curai più di tanto e di lì a poco prevalse il sonno..

All’ indomani mi alzai e kiesi al ragazzo cosa avesse voluto da me la sera prima ma lui negò con recisione di essere entrato nela mia stanza..io non gli credetti ma non mi attaccai più di tanto alla cosa convinta che si trattasse di lui, anche se mi chiedevo perchè si ostinasse a negarlo.Chiesi agli altri presenti in casa ma non ottenni nessuna risposta positiva..

Nel frattempo scesi al piano di sotto e sentii i miei zii rassicurare mia cugina su un qualkosa che lei aveva creduto di vedere mentre la bimba insisteva e spiegava con precisione il fatto…

Mezz’ora prima scendendo le scale aveva visto un signore vestito di bianco senza gambe volare ed entrare in casa per la porta dalla quale lei era uscita..

La bimba non era nemmeno spaventata ma persisteva a dire che non stava mentendo!

Io non so se si è trattato solo di pura coincidenza quella che ha portato me nel dormiveglia a vedere in penombra qst figura e la bimba a dire qst cosa ma fatto sta che da allora lì non ho messo più piede..perlomeno per precauzione!!!

 
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Scrivere

02.08.2013 15:37

Adesso potete scrivere anche voi nel blog!!!

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VAMPIRI

02.08.2013 13:55
Vampiri... misteriose creature della notte narrate in molti racconti antichi come il mondo e descritti come esseri mitologici capaci di succhiare il sangue delle loro vittime per vivere in eterno. Se ne parla di generazione in generazione, qualche notizia qua e là passando per i vari Dracula e le varie serie televisive a tema.... tanta credenza popolare e tanto parlarne dagli esperti agli ingnoranti in materia che tuttavia vogliono dire la loro. Ma le prove dove sono? Facciamo un passo indietro e cerchiamo di fare un riassunto di quello che sono riuscito a scoprire:
 
1- Del vampirismo se ne sente parlare sin dai tempi degli egizi passando per le più note civilità quali Romani, Greci e altre popolazioni a noi ben note. Ogni civiltà ha dato la sua interpretazione e descrizione sui vampiri ma bene o male tutte concordano sul fatto della loro esistenza.
 
2- Passando nelle età medioevali queste creature vengono ancora avvistate e segnalate. Uno dei casi più recenti è stato il ritrovamento di una donna a Venezia ad inizio Marzo del 2009 la quale venne accusata di essere un vampiro e venne giustiziata per mano del tribunale del tempo. Nel ritrovamento è stato appurato che la donna venne sotterrata con un mattone in bocca simbolo e precauzione contro i vampiri. Sempre in quel tempo altri avvistamenti di presunti vampiri furono testimoniati dal resto d'Europa.
 
3 - Avvicinandoci a giorni nostri i casi di vampirismo e di avvistamenti di vampiri continuarono nel periodo che và da circa il 1600 alla fine del 1800. Casi clamorosi quali la sanguinaria Elizabeth Bathory nobil donna la quale si nutriva del sangue di giovani fanciulle (nel quale sangue adorava farsi un bagno) fino ad arrivare alle reali cronache bulgare dove vengono descritti con estrema precisione i vampiri. Proprio di queste cronache la polizia del tempo ritrovò reali tracce di persone che sebbene fossero morte, mesi ed anni prima, riesumate apparivano agli occhi increduli della medicina del tempo in buono stato. Aprendo la tomba si dovevano ritrovare corpi in putrefazione avanzata ed invece il risultato era il ritrovamento di persone integre in buono stato di conservazione con sangue che usciva fresco dagli orifizi principali del viso. Non solo questa gente si vedeva girare la notte ed aggredire altre persone per succhiargli il sangue e nutrirsi dello stesso. La cosa più strana in assoluto era che questi presunti vampiri prima che avvenisse la loro trasformazione in vita erano state persone colte da una strana malattia che in pochi giorni li aveva portati alla morte.
 
4- Una teoria medica moderna spiega come il vampirismo possa essere una reale patologia generata da un virus. Tale virus potrebbe essere una rara variante della rabbia capace di trasformare a livello genetico una persona in un vampiro reale capace di nutrirsi solo ed esclusivamente di sangue. Questa teoria non ha del fantascientifico al contrario potrebbe portare alla luce un arcano mistero in quanto sarebbe una valida spiegazione medica alla tematica sui vampiri.
 

Sulla scorta di quanto sopra esposto un quesito ora rimane da risolvere. Ipotizziamo che i vampiri esistano ancora oggi e che la causa della loro trasformazione sia dovuta realmente al cosidetto virus del vampirismo... ma allora queste persone "malate" dove si nascondono? Riescono ad avere ancora sentimenti e ragionamenti simili a noi o in qualche modo la malattia potrebbe averli riportati ad uno stadio animalesco?

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STORIE DI FATE

01.08.2013 16:36

In un angolino del mondo che nessun altro eguaglia in bellezza, lontano da città e da villaggi,vi è il regno delle Fate. Queste hanno le loro minuscole casette scavate nei tronchi.

Sulla vetta della più alta betulla vi è il palazzo della Regina che, dal suo dominante castello, abbraccia con lo sguardo tutto il suo regno.

La Regina delle fate è la più splendida creatura che si possa immaginare: ha lunghe chiome dai riflessi d’oro e grandi occhi azzurri. Le sue vesti sono opera dei più abili ragni della foresta, che tessono per lei tenuissimi veli.

Questa Sovrana possiede una magica bacchetta che adopera solo per il bene dei suoi sudditi: 

le Fate e gli Elfi.

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Case e castelli infestati

01.08.2013 16:25
A mezzanotte, un rumore di ferraglie annuncia l’arrivo del fantasma. E’ ormai un appuntamento annuale, cui partecipano, con alterne fortune, personaggi noti della politica e dello spettacolo.
 
Qualche volta, la sortita improvvisa dello spettro ha messo in fuga gli ospiti del suggestivo Castello, in parte adattato ad ottimo ristorante.
 
L’anima in pena è quella di Baldaccio d’Anghiari, capitano di ventura che ritrova il luogo della sua dimora felice, prima della tragica morte. Questo luogo è il Castello di Sorci, in provincia di Arezzo, dove il paesaggio e le antiche architetture ritrovano la compostezza del medioevo umbro-toscano.
Baldaccio compare a settembre, nell’anniversario della sua morte, voluta da Bartolomeo Orlandini, Gonfaloniere di Giustizia a Firenze, nel 1441.
Valoroso uomo d’arme, Baldaccio aveva accusato l’Orlandini di codardia per precedenti fatti di guerra. Simulando noncuranza il Gonfaloniere invitò a Palazzo Vecchio il suo denigratore.
Nelle prestigiose stanze si era preparata un’imboscata, mentre Bartolomeo passeggiava per i corridoi con la vittima designata.
Preso alle spalle da sicari, Baldaccio fu ucciso. Il suo corpo fu gettato dalla finestra e decapitato in piazza della Signoria .
 
Nel suo castello Baldaccio pare che ricompaia, nella sua ultima parvenza di guerriero decapitato, in cerca di vendetta e di giustizia.
 
A volte il soffio della pena e della doglianza è leggero. Baldaccio si farebbe sentire soltanto con un lamentoso tintinnio d’armature.
 
Lo scenario è comunque suggestivo. Il Castello con lo spettro di Baldaccio servì per l’ambientazione degli interni del film ‘Non ci resta che piangere’ con Benigni e Troisi.
 
By xhunter • Case,castelli infestati •
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Storia vera di una ragazza

01.08.2013 16:22

circa l’anno scorso sono andata per la prima volta a dormir a casa della mia migliore amica. (casa che ha oltre un secolo a sentire lei). comunque abbiamo passato una serata tranquilla fino alle 23.48…quando abbiamo spento la luce per andare a dormire. dormivamo in un letto matrimoniale con la testata in ferro! ero sul punto di addormentarmi quando abbiamo sentito qualcosa che batteva sul ferro..io credendo fosse lamia amica l’ho rimproverata e lei fece lo stesso. così ci prendemmo le mani…ma 2 minuti dopo risentimmo lo stesso rumore e qualcosa di assolutamente gelido che ci toccava i piedi e che saliva verso le gambe! spaventate accendemmo la luce e ci abbracciammo per la paura. la porta era chiusa…sembrava tutto normale. fino a quando il suo cane rem, un boxer che dormiva con noi sul letto non ha alzato la testa ed è sceso velocemente dal letto con la coda tra le zampe dirigendosi verso la porta che era chiusa e cominciò a sbattere contro questa porta…noi spaventate aprimmo la porta per correre in camera della mia amica dato che dormivamo nella camera della sorella. rem andò sul ciglio della porta e si fermò…poi girò la testa verso di noi e ci guardò con aria minacciosa. noi spaventate abbiamo lentamente aggirato il cane e siamo corse in camera sua…il cane ci ha seguito ma no sembrava più minaccioso bensì sembrava impaurito..camminava a testa bassa e sempre con la coda tra le zampe.. arrivate in camera sua ci siamo chiuse dentro a chiave eci siamo stese nel letto con rem ai nostri piedi che sembrava molto più tranquillo…così anche noi ci siamo calmate ma avevamo ancora un po di paura…tanto che nessuna delle due aveva il coraggio di spegnere la luce così abbiamo tenuto una piccola lucetta sul pavimento. il letto era attaccato al muro e la mia amica dormiva nella parte in cui il letto confinava con la parete mentre io dormivo nella parte esterna..quasi addormentate…io ad un certo punto grido:”ahhhiii!!” la mia amica subito mi chiede cosa c’era..io le dissi che ero più che sicura che qualcosa mi avesse ferito sulla testa…infatti avevo un taglio di piccole dimensioni sul cuoio capelluto…ci girammo e io cominciai a guardarmi intorno…finchè non guardai per terra…ed è li che vidi la forbice della mia amica a terra e con una delle punte insanguinate ..così ne dedummo che fosse stata la forbici a procurarmi quel taglio…ma rimante tuttora il mistero: come ha fatto la forbici a tagliarmi se precedentemente era stata posata sulla scrivania che era circa ad una decina di passi dal letto? subito dopo risentimmo qualcosa di gelido sfiorarci e contemporaneamente vedemmo rem correre a nascondersi sotto il nostro letto fatto questo cominciò a piangere..dopo questo nessuna delle due riuscì più a dormire e così facemmo di tutto per tenerci sveglie fino al mattino dove raccontammo tutto ai suoi genitori. ma loro dissero: “sarà stato di sicuro un sogno”! ma il taglio parlava chiaro… e loro non vollero comunque crederci e mi risposero: “sarà un taglio che ti sei fatta in precedenza”… e questo amici miei è solo un decimo di tutto quello che mi è successo…e di ciò che mi porta a credere che veramente esiste qualcuno o qualcosa di sovra umano…qualche oscura presenza…credetemi…tutto ciò ci è successo davvero! 

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l'OSSERVATORE

01.08.2013 16:16
Credere in qualcosa. Questo soltanto è importante, nella vita.
Così pensavo, percorrendo la strada che tante e tante volte mi aveva ricondotto a casa.
Quel vento leggero mi faceva compagnia, con la brezza umida della sera.
Le mani in tasca, cullavo un sogno, una foto in un cassetto, due righe di fantasia.
Pensavo: “Vorrei………Oggi, domani, costruire qualcosa, un ponte del quale non importa vedere le sponde, ma gettare le arcate nella nebbia, sia pur senza sapere quando e se si ricongiungeranno…”
Ma ormai…
Avevo passato troppo tempo a cercare di cambiare quella parte di mondo attorno a me, senza mai scorgere nulla di nuovo, passando tra la gente cieca e sorda, piena solo dei suoi bassi egoismi, arida e spenta.
Adesso, salendo le scale, mi imbattevo nelle nuvole della notte che facevano a gara con la luna a mostrarsi.
Mano a mano che salivo cresceva lo spazio tra me e quel mondo di angoscia ed arrivismo, di paure ed inutili corse quotidiane.
Un inatteso vuoto nel cielo delle buie nuvole scoprì un soffice tappeto di stelle.
Mi fermai, solo un attimo a ricordare.
Rivolsi di scatto lo sguardo all’indietro; ero sicuro più che mai di avere preso la decisione giusta.
La città, con le sue strade, il passeggio ondeggiante dei suoi abitanti, era così lontana, adesso.
Gli uomini con il loro mondo vagavano piccoli piccoli come sopra ad un plastico ed io ero sempre più tranquillo.
Un bel respiro….e via, sempre più deciso, ancora avanti, verso il Mio destino.
Come quel giorno che avevo scelto di attraversare la porta del libro del “Terzo Passaggio”.
Non era stato certamente un caso che un colpo di vento avesse fatto spalancare la finestra della biblioteca. Come avrei potuto capire allora cosa avrebbe significato per la mia vita quel piccolo libro coperto di polvere caduto quasi sui miei piedi, quando mi chinai a raccoglierlo.
Ricordo come fosse ora, anche se sono passati anni ormai, l’entusiasmo e la gioia di tenere tra le mani il Codice segreto della “Terza Porta”.
E da quel momento avevo passato giorni e giorni a vagare cercandola. Poi avevo mollato.
Non è facile continuare a credere in un’idea, anche se comunque senti che è quella giusta, che è la tua vera strada e che nessuno mai te la potrà portare via.
Ma non avevo capito subito.
E d’altronde, come avrei potuto.
Non c’entrava affatto la magia, né streghe, né diavoli,
Era solo un Passaggio, ed era lì da sempre, bastava guardarlo attentamente per accorgersi del varco. Doveva essere successo così, quando quattro secoli fa l’architetto lo trovò, ed ideò “La cornice”.
L’avevo capito tutto d’un colpo, riconoscendo la porta del disegno del libro, DENTRO la fontana.
Ed adesso ero lì, davanti a lei, giunto finalmente ad un passo dall’assoluta immobilità dell’eterno.
Neanche un rimpianto mi colse quando entrai.
Sereno e risoluto uscii definitivamente dal mondo egli uomini per entrare in quello delle cose.
Scoprii così il privilegio di divenire un “Osservatore”.
Da quella posizione adesso ammiro lo svolgersi cadenzato dei giorni degli uomini, giorni tutti uguali, gesti che si ripetono senza fine, nell’egoismo che consuma le loro inutili vite.
Talora qualcuno tra loro riesce a spezzare le spesse catene che li legano alla Terra. Pochi, in verità, e subito bloccati dai più che mal comprendono come ci si possa sacrificare per l’altrui bene. Come si possa ancora credere al progresso dell’umana specie sopra la ferinità dell’egoismo.
Talvolta sorrido dei loro giochi: si vestono di colorate piume di vuota vanità. Piume leggere, che volano via ad un soffio di vento.
Piume colorate e leggere, non come quelle bianche ed eterne del Terzo Angelo della fontana di Piazza del Sole……
 
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PICCOLI RACCONTI

01.08.2013 16:15
Certe voci vengono da dentro.
 
Era convinta, Marta che bastasse distrarsi un attimo, per permettere agli Spiriti del male di affiorare, dalla sua coscienza più profonda, via via fino alla sua mente, salendo fino ai suoi occhi  con le loro lunghe vesti nere.
 
Era così che passava i suoi giorni, scappando di corsa di impegno in impegno, di ansia in ansia, di dolore in dolore.
 
Le delusioni non bastavano mai a riempire gli attimi, le ore i giorni e le notti.  Le notti Marta lavorava, non sempre, ma quanto le bastava per essere abbastanza stanca da dormirne le altre.  Vagava, più che stazionare, come le permetteva il suo lavoro.  Non si soffermava che su quelle luci blu, che illuminano le strade.
 
Talvolta le ammirava sole e immobili, occhi nella notte monumenti al buio statico e immenso, fino ad impadronirsi della loro sicurezza, a sfidare le ore lente che conducono al mattino.
 
Marta sapeva bene quali erano i suoi fantasmi, ma non riusciva ad abbandonare le sue paure.  Non era bastata più di un’amica che avesse compreso come quel cappio che la stringeva forte alla gola era stretto dalle sue stesse mani e che una vittima inesorabilmente diviene carnefice di se stessa.
 
L’ineluttabile sembrava scorrere attraverso i suoi giorni, vissuti di corsa a scappare.
 
Fino a quella sera.
 
Sarebbe andata a letto presto, avrebbe chiuso i suoi occhi dalle lunghe ciglia nere, un sospiro in più e poi via, fino a domani.
 
Ma quella sera non andò come al solito.
 
Quel suo sguardo caduto su quella piccola piantina, trascinata sull’asfalto, lasciata morire senza una ragione, calpestata, umiliata offesa e vinta, aveva risvegliato in lei qualcosa di nuovo.
 
Una forza strana le prese i polsi.
 
Aveva dimenticato come potesse essere grande il richiamo della rivincita sulla Morte.
 
Fu per qusto motivo che la raccolse, portandola via da quella squallida strada, pulendola foglia per foglia, fiore per fiore con la delicatezza che si riserva ad un bambino, accogliendola nella sua casa, come un figlio.
 
Non ci pensò un attimo, corse a casa con la piantina tra le mani senza guardare dietro, quasi a proteggerla da qualcuno.
 
Assieme a lei avrebbe sciolto tutti i suoi nodi in gola, si sarebbe pian piano liberata di tutte le paure, una vita come tutte le altre, ad innaffiare la sua piantina sul davanzale.
 
Sognava così Marta, ed il sogno era così lieve che la mattina non avvertì neppure i suoi soliti dolori allo stomaco………
 
Sì, anche per lei era arrivata l’ora della riconciliazione, della speranza, della serenità.
 
E le cose davvero sembravano rifiorire nella sua vita.
 
Un nuovo lavoro, le luci blu erano ormai solo il ricordo, sia pur lieve, di una vita più solida e stabile.
 
Come le radici della pianta, che ormai si reggeva quasi da sola.
 
Un tramonto più viola la ricondusse alla Realtà.
 
Sulla strada del ritorno a casa dal lavoro girò le spalle ad un presentimento.
 
Era stanca di fuggire ancora e non gli diede peso.
 
Sobbalzò vedendo che era ancora lì, sul davanzale, avvolta dalla calda penombra della sera, la pianta che -come lei- aveva ripreso a vivere.
 
Orgogliosa pensò a chi, passando ogni giorno in strada, avrebbe immaginato dietro quei vetri un faccino pulito, delle mani bianche di farina, un dolce di domenica.
 
Mani delicate che innaffiano i fiori, ogni giorno con amore.
 
Rabbrividì dalle mani alla cima della testa in meno di un istante, quando la luce del neon raggiunse le foglie carnose della sua creatura, rivelandone l’inequivocabile colore rosso carminio, Rosso come l’odio che l’aveva tirata fuori dal pozzo.
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Piccole informazioni

31.07.2013 17:18

PICCOLE STORIELLE

Di recente abbiamo pubblicato una storiella su un folletto, che abbiamo pubblicato sulla home, presto ne pubblicheremo altre vi aspettiamo per leggerle assieme e trasformarci nei personaggi della fiaba, a presto!!!
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Argomento: Blog

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Autore: Robertpiemn

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Autore: Robertpiemn

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