Case e castelli infestati

01.08.2013 16:25
A mezzanotte, un rumore di ferraglie annuncia l’arrivo del fantasma. E’ ormai un appuntamento annuale, cui partecipano, con alterne fortune, personaggi noti della politica e dello spettacolo.
 
Qualche volta, la sortita improvvisa dello spettro ha messo in fuga gli ospiti del suggestivo Castello, in parte adattato ad ottimo ristorante.
 
L’anima in pena è quella di Baldaccio d’Anghiari, capitano di ventura che ritrova il luogo della sua dimora felice, prima della tragica morte. Questo luogo è il Castello di Sorci, in provincia di Arezzo, dove il paesaggio e le antiche architetture ritrovano la compostezza del medioevo umbro-toscano.
Baldaccio compare a settembre, nell’anniversario della sua morte, voluta da Bartolomeo Orlandini, Gonfaloniere di Giustizia a Firenze, nel 1441.
Valoroso uomo d’arme, Baldaccio aveva accusato l’Orlandini di codardia per precedenti fatti di guerra. Simulando noncuranza il Gonfaloniere invitò a Palazzo Vecchio il suo denigratore.
Nelle prestigiose stanze si era preparata un’imboscata, mentre Bartolomeo passeggiava per i corridoi con la vittima designata.
Preso alle spalle da sicari, Baldaccio fu ucciso. Il suo corpo fu gettato dalla finestra e decapitato in piazza della Signoria .
 
Nel suo castello Baldaccio pare che ricompaia, nella sua ultima parvenza di guerriero decapitato, in cerca di vendetta e di giustizia.
 
A volte il soffio della pena e della doglianza è leggero. Baldaccio si farebbe sentire soltanto con un lamentoso tintinnio d’armature.
 
Lo scenario è comunque suggestivo. Il Castello con lo spettro di Baldaccio servì per l’ambientazione degli interni del film ‘Non ci resta che piangere’ con Benigni e Troisi.
 
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